Archivio 2009
“IL DONO DELLA PRESENZA” Pubblicazione edita
in occasione del Trentennale Avo Genova Milly Coda
In occasione del Trentennale Avo Genova, sono stata incaricata di curare una pubblicazione
sul servizio del volontario Avo, che ne evidenziasse le caratteristiche, ne promuovesse
l'immagine, ne diffondesse il messaggio, i valori ed infine che ne proponesse i progetti
per il futuro.
In un primo tempo avevo proposto come titolo "Gocce di una
grande onda"... che rafforzava il messaggio espresso simbolicamente nel mio
disegno in copertina, e spiegato nella frase: "Come gocce di una grande onda,
i volontari riescono insieme ad offrire il loro servizio , vicino al malato, al bambino in
ospedale, all'anziano solo..." Ma poi mi è venuto in mente di proporre un
altro titolo: "Il dono della presenza", perché sicuramente era quello,
che più di tutti , racchiudeva il vero significato del nostro volontariato:
"Una presenza al fianco di chi vive una situazione di sofferenza per la
malattia, l'abbandono e la solitudine. Una presenza per ascoltare, comprendere,
condividere nel segno dell'amore reciproco e della solidarietà. Un dono generoso,
gratuito, senza condizioni a testimonianza dei valori che guidano e caratterizzano l'Avo..."
come scrive il nostro Presidente nella presentazione. "...Una pubblicazione che evidenzia
le caratteristiche del volontario Avo , che promuove l'immagine del volontariato stesso e
che ne diffonde il messaggio e i valori..." come ha puntualizzato nell' introduzione il
Presidente dell'Avo Regionale Liguria Elio Lapis.
"Donare e donarsi" è l'articolo che
ci ha offerto il nostro ospite d'onore Alessandro Meluzzi "volontario proboviro" di grande
umanità carismatica, il quale attraverso parole di profonda conoscenza della psiche umana,
di saggezza incoraggiante mai giudicante, ci fa entrare nel significato della vera essenza
del dono di noi agli altri. "...Il dono non è fare qualcosa per
qualcun altro attendendosi che da questo ci ritorni qualcosa...Il
requisito fondamentale del dono è la gratuità...La chiave del dono è un
meccanismo misterioso, però questa è la chiave del dono ..."
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- Padre Anselmo Terranova, uno dei fondatori dell'Avo Genova e uno tra i premiati al traguardo
del Trentennale, ci parla degli anziani , come legame storico per il nostro presente
"...chi li assiste ha la possibilità di apprendere una lezione di
vita che raccoglie l'eredità di valori che sussistono sempre ed educano
alla convivenza sociale e al rispetto dei diritti delle persone..."
- Pier Luigi Bruschettini, uno dei pediatri più amati dai bambini
dell'Istituto G. Gaslini, e fondatore giullare della Gaslini Band Band e della Rivista
"Il Pigiamino" parla della presenza confortante dei volontari accanto ai bambini in
ospedale: "...I volontari che si prendono cura dei ricoverati e delle loro famiglie sono
una chiara testimonianza di accoglienza ospedaliera...in particolar modo, al Gaslini, ove
frequentemente impegnative diagnosi rendono incerte le prognosi e molte persone sono
allontanate brutalmente dalla loro abituale serenità..."... "Quando la comunicazione di
precise alterazioni o di dubbi diagnostici causa reazioni individuali sconvolgenti e
talvolta drammatiche, ovviamente condizionate dal contesto affettivo e culturale, la
disponibilità dei volontari.può essere di grande aiuto."
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Tra le pagine di questo libro
possiamo trovare poesie e frasi significative di scrittori molto conosciuti come Tagore,
K.Gibran "Il profeta", Padre Arnaldo Pangrazzi, Arrigo Levi, Giulia Incisa, e di volontari
come Erminio Ermini, Milly Coda, Luisa Continolo, Matilde Donatella Toniutti, Teresa Martini
Veneruso....
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Tra le foto pubblicate, vi sono quelle storiche, le cui immagini
riportano al grave disagio di un tempo, realizzate da fotografi di fama come Carla Cerati
della Vision Quest Contemporary Photografy, e Marco Paolo Pavese. Altre più attuali, scelte
nell'Archivio dell'Avo e del Celivo, dove noi volontari offriamo il servizio ovunque ci sia
bisogno della nostra presenza, ed infine quelle scattate da fotografi volontari e altri
validi collaboratori: Manuela Bulgarelli, Milly Coda, Daniela Drago, Gianni Filipas, Marina
Gambirasio, Carlo Guerra, Francesca Lucentini, Anna Perla...
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Tra queste foto ve ne sono
alcune molto significative sull'importante ruolo che svolge il nostro Coro Avo. I suoi
componenti, tutti volontari, cantano per gli anziani, insieme agli anziani, li intrattengono,
li fanno ballare, fanno partecipare ai canti anche i bambini, allietano gli incontri alle
Giornate Avo ed infine accompagnano con i Cori Sacri le Funzioni Religiose. Particolarmente
graditi sono stati i loro interventi alle Messe nell'Istituto G.Gaslini celebrate
dall'Arcivescovo di Genova Angelo Bagnasco, e quelli durante la Messa per il Trentennale
in Cattedrale e al Convegno di Palazzo. Grazie Coro!
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Una particolare attenzione,
questo volume dedica all'Avo Giovani, ossia a tutti quei volontari di età compresa tra i
16 e i 40 anni, che sanno improvvisarsi artisti, giocolieri, cantanti, inventando attività
creative in tutte le occasioni, e che con sferzate di allegria, giochi e magie sanno far
fanno breccia nel cuore dei bambini, degli anziani e di tutti quelli che incontrano. Sono
loro il nostro futuro, il nostro serbatoio di carica e di energia!
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Chiude il volume
"Uno sguardo al futuro" intervista telefonica a Claudio Lodoli del nostro Presidente Giorgio
Colombo, sulle prospettive del futuro dell'Avo, alfine di perfezionare il servizio in
ospedale, renderlo più flessibile e variegato, tenendo conto delle esigenze del sistema
socio sanitario, di entrare a dare aiuto nelle strutture dei malati psichiatrici e da
deficit cognitivo, recarci presso i malati senza possibilità di guarigione o colpiti
da malattie croniche invalidanti,e presso i pazienti bisognosi di assistenza, dimessi
dall'ospedale senza un supporto adeguato al loro domicilio. Infine considerare la
questione dei migranti e delle nuove povertà, imponente fenomeno multidimensionale che
schiude affacci su drammatiche situazioni d'isolamento sociale, marginalizzazione e senso
di abbandono sulle quali i volontari Avo sono già in grado di incidere, con la possibilità
di intervenire anche con visite a domicilio, telefonate di conforto, servizi di aiuto e di
assistenza.
Concludendo, dato che il dono della presenza non ha confini, è stata
pubblicata la foto di quattro volontari extracomunitari che accolgono all'ingresso
dell'Ospedale, per fare in modo che il nostro invito di entrare a far parte dell'Avo,
arrivi anche al cuore di tutte le persone di buona volontà, senza alcuna distinzione di
razza, di popolo o di religione.
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